Diva Dompe (indie passere live report)

C’è poco da fare: tutto quello che ha avuto a che fare con le pocahaunted si impregna di magica energia troieggiante indiana.

Anche Diva Pompe ha  suonato con le nostre arraffa-organic-cappelle preferite, rimanendo irrimediabilmente invischiata in un giro di incensi gusto cazzo, verdure crude a forma di glande e ostilità all’epilazione.

Siccome a raccontare quanto fosse lurida non ci si credeva, abbiamo fatto un live report (indie passere live report).

Qua si vede l’amica con cui girava (più bona e possibilmente più porca) che come vedete non ha fatto altro che schiaffeggiarsi la fregna e mimare il gesto del bocchino per tutto il tempo.

Poi lei si cambiava diversi vestiti per rappresentare un personaggio diverso ad ogni canzone. Da quanto ho capito voleva fare una specie di panoramica sui diversi tipi di troie che ci sono al mondo. Come potete notare era sempre molto attenta a mostrarci il culo sfatto ad ogni cambio.


Qui si vede meglio il culo a forma di pannolino e la sua voglia di pecore.

Poi aveva dei peli sotto le ascelle impressionanti, un po’ perché adesso in california va così, un po’ per suggerire l’immagine di una donna con tre fiche.

All’ultima canzone lei e l’altra abbracciano e accarezzano i membri del pubblico, e l’altra balla pure un momento con me (so che non ci credete, ma ho dei testimoni, e se non credete nemmeno a loro vi mando le mie mutande ancora belle luccicanti da quel giorno).

Alla fine del live (indie passere live report) abbiamo le palle dure come calcoli biliari.

Se ne volete ancora c’è uno che gli ha dedicato un tumblr.

Eva Saelens – Inca Ore

Questa si scrive da sola.

Amanda Brown – LA vampires

Ecco come è andata: la passera meno mignotta delle Pocahaunted è contraria ad allargare il taglio della foto. La passera più mignotta delle Pocahaunted non ci sta e si mette in proprio come “LA Vampires”.

Ora può mostrare quello che vuole e noi ci godiamo il suo ennui mammellario.

Ma le seghe non finiscono qui, perchè la barely-passera a sinistra (infinitamente meno rilevante) è Leyna Noel Tilbor, che sotto il nome “Psychic Reality” costituisce un tassello importante del fenomeno “puttane su nastro”, al quale indiepassere dedicherà prestissimo uno speciale.

Ancora decadentette sulla copertina del disco, giusto a rendere bella esplicita la voglia di cazzo magico.

tutte e due – pocahaunted

– si svegliano scombinate;

fumano la droga;

registrano un album;

fumano la droga;

entrano i nativi americani.

jonnine standish – HTRK

cosa fa un gruppo quando non conta un cazzo?

tira fuori le tette della cantante.

e fare a meno di menarselo non si può, pensando che:

1- sono uno dei gruppi preferiti di sasha grey (sic)

2- il loro flickr è pieno di sue pose da noise-porcella

tiffany preston – rainbow arabia

Giro in rete per schizzare l’ennesimo porcone di Tiffany Preston e vengo a scoprire che si chiama così anche la tipa dei Rainbow Arabia. Anche lei cocchia di altissimo livello.

Qualche posa mascolina in meno e i suoi dischi potrebbero davvero diventare colonna sonora di mille pugnette.

chloe lum – aids wolf

Che mignotta ragazzi!

Gli aids wolf sono il peggior clone degli arab on radar esistente al mondo, ma per loro fortuna, la cantante è una tale zoccola che la gente continua cagarseli.

Non esce solo le tette grosse e pendenti, ma ogni tanto anche la fica.

Troia nei boschi, troia nel prato, troia con il microfono in bocca, troia per terra.

beth murphy – times new viking

Questa è un’indie cocchia di quelle sfatte. il gruppo è un gruppo sfigato coi volumi altissimi. ma lei me lo fa indrizzare alla grande con quei vestitini da passera digital-freak. altre foto dove si capisce che è figa:

http://www.victimoftime.com/media/images/TimeNewViking.gif

http://blog.columbusalive.com/Sensory/TNV.JPG